Il diario di Publio Canidio Crasso

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Part of the following chapter Il viaggio dei romani #32
Nessuno può morire...

Questa terra continua a sorprendere. Oggi, una sacerdotessa di Iside e assistente della regina è entrata in crisi: si disperava di aver deluso la povera Cleopatra e che la dea li avesse abbandonati. Confesso, non posso essere del tutto in disaccordo: la regina è scomparsa dopo quello strano racconto del suo rapimento durante la tempesta, e posso solo presumere che sia ormai morta. Tuttavia, il suo sfogo si stava rivelando disastroso per il morale e non posso permettermi alcun tentativo di tradimento da parte dei nostri compagni d'Egitto. Quindi ho fatto l'unica cosa sensata e ho ordinato a un membro della XIX di metterla a tacere rapidamente. Ma il racconto di quest'ultimo è stato piuttosto insolito. Apparentemente, dopo che lui le ha tagliato la gola, lei è scomparsa in una sfera di luce. Sul momento ho pensato che bisognasse farlo controllare da un medico, ma prima che potessi andare avanti, la donna si è presentata di nuovo all'accampamento, sputando sentenze. Per adesso la tengo rinchiusa in un baule nella stiva. Resterà lì finché non avrò escogitato una soluzione più... creativa per punire i dissidenti.