Divoratore, parte 2

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Una corsa pazza

I cinque si spinsero contro le rocce, scivolando sui grandi scudi verso l'arena sabbiosa. Mentre l'onda si avvicinava, prepararono grandi lance, legate al girovita con una corda. Poi il terreno cedette. Quello che vidi quel giorno scosse la mia anima. Il corpo del grande serpente si alzò dalle sabbie, a fauci spalancate. La sua massa infinita nascondeva il cielo stesso. Ma quei pazzi non vacillarono. Continuarono a cavalcare la parete rocciosa, ignari del pericolo. Evocarono le loro divinità, Tyr e Ares, Onuris e Donar, mentre la folla acclamava. Mi resi conto che anch'io stavo urlando. Non con l'estasi di quel raduno di matti, ma con un orrore incomprensibile.