Il prescelto
Non ci avrei mai creduto, se non l'avessi visto con i miei occhi. Quello spettacolo era assurdo persino per quel gruppo raffazzonato, noto come il "Sangue della sabbia". Dovrei iniziare sottolineando che la loro reputazione di impavidità è ben meritata. Come pure la loro predilezione per le folli esibizioni di tale coraggio, al limite del suicidio.
Quel giorno erano in cinque. Ciascuno si tolse le insegne rosso sangue che contrassegnavano la tribù e si sedette su uno scudo di un avversario abbattuto in battaglia. I maestri del rituale erano seduti alla base delle scogliere. Ognuno suonava un grande tamburo, scavato nella profondità del terreno. Gli altri battevano le armi a tempo con le percussioni, aumentando il frastuono. Gridarono "Shah Neshen!"
Dopo un po', la terra iniziò a tremare. Mi entrò nelle ossa. E fu allora che la vidi... la grande onda all'orizzonte. Qualcosa stava arrivando.
Copyright © 2021-2024 nwdb.info