Un lupo avvolto di ghiaccio

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Part of the following chapter Lo scavo #3

Oggi ho visto uno di quegli strani lupi. Anche Dunne l'ha visto, ma non è più qui per raccontarlo. Era mezzogiorno e ho visto tutto distintamente. Avevamo caricato un po' del metallo stellare sui carretti quando d'un tratto, senza fare alcun rumore, è comparso un lupo – un essere in forma di lupo – all'ingresso della miniera. Era come se si fosse appena liberato da un ghiacciaio, perché il suo manto era coperto di spilli di ghiaccio, come se fossero una cosa sola con la pelliccia. Ho ordinato ai miei muscoli di muoversi, di fuggire, di gridare, ma non ho potuto fare nulla. Dunne non è stato altrettanto fortunato: ha lanciato un grido per cercare di mandar via quella cosa e ha sollevato un pezzo di metallo stellare con fare minaccioso. La bestia si è lanciata su di lui, puntando alla gola. Gli occhi non mi hanno ingannato: ho visto il gelo ricoprire la gola di Dunne nel punto in cui le zanne erano affondate nella carne e ho visto il suo sangue congelare mentre sgorgava dalla ferita. Confesso di non essermi fermato ad aiutarlo: sono fuggito nella miniera, nascondendomi lì e pregando che il calore tornasse nelle mie ossa. Se riesco a fuggire da questo posto, non vi farò ritorno, perché sono convinto che quelle bestie non siano arrivate per caso... È stata l'estrazione del minerale ad attirarle qui, come se volessero difenderlo da chi intende portarlo via. Rinuncio ufficialmente a ogni rivendicazione su questa miniera: se altri la desiderano, dovranno rispondere ai demoni del ghiaccio e giungere a un accordo con loro. - J. Lipscomb