Costellazioni sepolte

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Part of the following chapter Lo scavo #3

Talvolta vorrei che quella roccia scintillante non avesse catturato la nostra attenzione, ma lo ha fatto. E ora eccoci qui, mentre bestie come non ne avevo mai vedute mi rammentano che siamo forestieri su quest'isola... e più ci spingiamo a nord, più uomini e bestie diventano selvatici e inavvicinabili. Il pericolo è nato da una cosa molto semplice: mentre perlustrava la pista, Dunne ha trovato traccia della roccia luccicante, quella che brilla come se le stelle vi fossero incastonate. Vedendo tracce del minerale sparpagliate un po' ovunque, abbiamo trascorso giorni a cercare la vena nel desiderio di estrarre il materiale. A dire il vero, temevamo che il rumore delle nostre piccozze avrebbe potuto risvegliare i Corrotti della Breccia, ma non è stata questa la nostra sventura. Mentre procedevamo a estrarre la "pietra stellare" giorno dopo giorno e a caricarla sui carri per l'avamposto, abbiamo notato che le giornate si facevano sempre più fredde, ogni notte più rigida della precedente. Sapevamo di non doverci spingere troppo a est o a sud per via dei grandi orsi, ma non ci aspettavamo questo improvviso assalto dell'inverno. Dunne ha avvistato dei lupi – così dice – ma ha detto che non ululavano e si muovevano come non aveva mai visto fare a un lupo. Ha detto che sembravano orlati di ghiaccio, come se fossero avvolti da un mantello d'inverno. - J. Lipscomb