Ladro di anima

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Part of the following chapter La caduta di Isabella #4
Una lettera sbiadita, parzialmente bruciata

Mia cara Isabella, mentre ti dibattevi tra le spire della febbre, ho eseguito un antico rituale. Non permetterò che la tua anima sia dannata e sprofondi nel baratro, anche a costo di condannare la mia. Quando la tua febbre si è finalmente chetata, per un attimo ho sperato che Dio ti avesse riportato a me. Ma è il diavolo che si diletta con le speranze degli uomini deboli. Finalmente ho capito che la creatura che è tornata non è la donna che amavo. La verità è che, fino ad oggi, non ho fatto nulla che possa ritenersi degno di ricompensa. Salvare la tua anima non è mai stato in mio potere. L'unica cosa che ho potuto fare è rubarla, e salvare il futuro del mondo da ciò che sei diventata. Non ci rivedremo in paradiso. Spero che non ci rivedremo mai. Passare la vita a custodire questa scatola... invecchiare, morire solo, immaginando l'odio che provi per me... sarà questa la mia ricompensa. Addio, amore mio. - Dante