La lama eterna
Tenni la lama eterna nelle mie mani. Non ne riuscii a identificare il metallo. Era più leggero dell'acciaio e scintillava come argento lucido. Avrei giurato di averla sentita emettere un canto sommesso.
Il Sommo Re mi ordinò di colpire una vecchia incudine con la lama. Non osavo farlo, fino a che non me lo ordinò. Afferrandola saldamente, colpii l'incudine e tranciai la base in un colpo solo.
La lama eterna non aveva nemmeno un graffio. Il suo filo rimase affilato come un rasoio. Dio mio, non vedrò mai più una lama come quella.
Maestro Auric
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